
Nove itinerari, quattro per aree geografiche (i rioni urbani e le frazioni rurali) e cinque con percorsi tematici.
Il lavoro e l’invenzione. Questo era, ed è, il carattere distintivo di San Leonardo e Cortile San Martino.
Ma si può fare una guida di viaggio su un quartiere di periferia ex-industriale, che non ha spiccate attrattive artistico-culturali (peraltro l’Abbazia di Valserena vale da sola il viaggio)?
Certo, perché questo è un viaggio nella memoria, ricco di storie umane che stavano finendo nel dimenticatoio. Storie di impresa e di lotte per il lavoro.
Ci sono le storie delle grandi imprese, dalle due Bormioli alla Chiesi Farmaceutici (con un’intervista agli imprenditori Alberto e Alessandro Chiesi) alla ricostruzione dell’avventura della Pulix Coop con le rilevanti quanto dimenticate figure di Anna Arduini e Daniela Mazza. C’è il ricordo degli scioperi a oltranza in Bormioli, alla Borsari e alla Scedep e le storie di successo dalla Manzini alla Luciani alla SIF Confezioni.
Ci sono i fatti politici, dal primo sindaco socialista del Comune di Cortile San Martino, Ernesto Ghirarduzzi, alla figura poliedrica di Emilio Boni (maestro vetraio, partigiano, sindacalista, assessore comunale per 19 anni) fino all’esperienza del GIS che con Maria Teresa Guarnieri contribuì al ribaltone del 1998. C’è la ricostruzione delle vicissitudini della chiesa di San Leonardo, dal 1105 ai giorni nostri, e il ricordo delle innovazioni portate da preti quali don Gianni Pizzaferri e don Luciano Scaccaglia al Cristo Risorto.
C’è uno spazio non marginale alle imprese sportive (e sociali) delle squadre calcistiche: la longeva San Leo e le scomparse Triestina e Indomita. Si passa dal ricordo affettivo dei negozi attorno al fulcro della Madonnina ai piccoli grandi eventi di cronaca nera che hanno segnato il quartiere: dalla truffa di Gasparri al caso Carretta.
In versione positiva, tra i tanti, il ricordo di quando la scuola elementare di San Leonardo sperimentò anzitempo l’abolizione delle classi differenziali, col maestro Franco Somacher, e il relativo documentario di Flavio Ambrosini fu selezionato nella sezione video alla Biennale di Venezia. Era il 1974.
E infine degli itinerari per gite fuori porta da compiere in bicicletta, con inaspettati angoli naturalistici come sul canale Naviglio, fino a spingersi alla misconosciuta casa natale del santo Guido Maria Conforti. Terminando con l’indicazione di un tracciato antico, immutato da duemila anni, da percorrere finché sarà possibile poiché vi incombe sopra l’ennesima cementificazione che, con l’allungamento di via Forlanini, comporterà la cancellazione dell’ultima residua porzione di centuriazione di epoca romana.
Indice del libro:
(Guida a San Leonardo e Cortile San Martino, pp. 272, edizioni Chiara Comunicazione, 22 €)


